Un vertice in Alaska per tastare il polso della situazione. Questo secondo Trump il principale obiettivo del faccia a faccia con Putin venerdì. È tutta una questione di feeling, così la vede, come spesso accade, il Presidente americano: "Putin non farà il furbo con me", assicura, "gli dirò chiaro e tondo che voglio un cessate il fuoco". Sarà un incontro costruttivo, prevede Trump, ma a scanso di equivoci ricorda che questa, come dice spesso, è la guerra di Biden, non la sua. Con Trump combattuto tra le aspirazioni da pacificatore e la tentazione di sfilarsi, l'Ucraina teme un accordo ingiusto. Il Presidente americano ribadisce che entrambe le parti dovranno rinunciare a qualcosa: "Ci sarà uno scambio di territori", spiega. Anche se in realtà l'Ucraina non controlla zone russe. Il no di Zelensky all'ipotesi di cedere un pezzo del Paese a chi lo ha invaso ha irritato il Presidente, che però insiste: venerdì il leader ucraino non ci sarà, ma Putin deve incontrarlo. Zelensky comunque sarà aggiornato tempestivamente. Zelensky teme che quella di Putin possa rivelarsi un'imboscata. "Mosca non vuole la pace", dice, "vuole solo prendere tempo". È un timore condiviso dall'Europa che fissa tre paletti: la difesa della sovranità territoriale ucraina, le garanzie di sicurezza per Kiev e il rinnovo delle sanzioni contro la Russia. Trump confida nel suo rapporto personale con Putin, ma l'Europa teme che questo stesso rapporto, più che un vantaggio per l'Occidente, possa rivelarsi un'arma nelle mani di Mosca. .























