"La quantità di energia liberata da questo terremoto è stata veramente drammatica. Siamo in una zona geologicamente molto complicata, all'incrocio, come lo chiamiamo noi geologi, è un punto triplo, incrocio fra tre placche, che spingono l'una contro l'altra. A Nord quella anatolica turca, quella africana e poi quella arabica. E siamo lungo questa zona di faglia, molto nota, la faglia est-anatolica, dove storicamente si sono avuti terremoti molto forti. Uno comparabile nel XII secolo, siamo nel 1114. Purtroppo questa faglia non dava terremoti forti da almeno 120 anni. L'ultimo è un magnitudo 6.8 del 1905. E quando queste faglie, diciamo, non danno terremoti frequenti, purtroppo è un segno molto brutto, perché si muovono ugualmente, caricano energia e poi questa energia viene liberata tutte insieme ed è quello che è avvenuto stanotte alle 2:15 in Turchia, con un magnitudo, un terremoto di magnitudo 7.8 circa." "È un episodio, questo, non unico, non isolato, riguardo al passato che, rispetto a quello che sta accadendo già subito dopo, abbiamo visto una serie di scosse di assestamento molto forti, oltre 100. Ecco, come si può sviluppare questo fenomeno ancora, ulteriormente, nelle prossime ore, nei prossimi giorni?" "Allora, sicuramente diciamo previsioni precise non se ne possono fare, ma questi terremoti, sicuramente, hanno sempre una sequela di aftershock, come li chiamiamo noi in geologia, quindi scosse di assestamento. Ma essendo la scossa principale molto forte, molto energetica, un 7.8, ci dobbiamo aspettare purtroppo delle scosse di assestamento, anche quelle, energetiche. Subito dopo il 7.8 di stanotte, c'è stato un 5.6, altri terremoti di magnitudo superiori a 5. Ricordiamoci che, insomma per avere un termine di paragone, in Italia, gli ultimi terremoti energetici distruttivi, che noi ricordiamo, sono quelli del 2016 ad Amatrice e a Norcia, erano dei terremoti di magnitudo 6 e 6.5. Quello di stanotte è stato un 7.8 e avrà una sequenza, sicuramente, di terremoti anche questi molto energetici. Questo ce lo possiamo aspettare sicuramente, ma altre previsioni sicure non ne possiamo fare." "Dopo quell'episodio, con magnitudo così elevata, era stata diramata anche un'allerta, poi rientrata, per il nostro Paese. Ecco, quello che le chiedo, è se ci sono dei rischi, c'è una ragione di preoccupazione, visto che insomma anche le autorità italiane in queste ore hanno rassicurato. C'è ovviamente cautela e prudenza, però ci aiuti a capire quale può essere un effetto per il nostro Paese." "Ma, c'è stato un'allerta tsunami, anche perché in Italia noi abbiamo proprio un Centro di Allerta Tsunami presso l'INGV di Roma, perché questa faglia, questa zona di frattura, si estende dal continente, poi si estende verso il mare, verso Cipro per intenderci, quindi in questi casi si può avere un movimento del fondale marino, che quindi può alzare un'onda di tsunami, e queste onde di tsunami possono attraversare anche tutto il Mediterraneo e quindi andare a colpire la Calabria, la Sicilia e così via. Oppure, in altri casi, si hanno frane sottomarine e quindi si hanno tsunami molto violenti, ma generalmente molto localizzati. Poi possono attraversare il Mediterraneo, ma con effetti minori, In questo secondo caso, nel caso di frane sottomarine.".