La situazione più difficile in Spagna, ma è tutta l'Europa a soffrire per il caldo torrido di questi ultimi giorni. In Catalogna, nella provincia di Tarragona è vera e propria emergenza. Un incendio, divampato nelle ultime ore, avanza ininterrottamente, nonostante la massiccia squadra di soccorsi in campo pare ormai fuori controllo e i forti venti sulla zona accelerano l'avanzata delle fiamme. "La situazione è critica. Non abbiamo mai visto un incendio simile in questa regione in vent'anni" spiega il capo dei Vigili del Fuoco. Il vasto incendio ha già inghiottito 5.500 ettari, altri 20.000 ettari della regione, coperta di frutteti, oliveti e vigneti, sono in pericolo. Ma la Spagna piange anche le prime vittime di questa anomala ondata di caldo. Si tratta di un anziano ottantenne e di un diciassettenne che stava lavorando in un campo quando si è sentito male. Inutile, per lui, la corsa verso l'ospedale, dove poco dopo è deceduto. La Francia si prepara, invece, a battere un nuovo record dopo i 44 gradi raggiunti nel 2003 quando l'afa killer provocò migliaia di morti tra le persone più vulnerabili ed è polemica a Parigi per la decisione di rinviare gli esami di fine anno alla prossima settimana, se non addirittura a settembre. Malumore e rabbia tra le famiglie che avevano prenotato le vacanze, mentre anche i media cominciano a chiedersi se il Governo non abbia esagerato con questa decisione inedita. Qualche preoccupazione anche per il Mondiale di calcio femminile. La Fifa ha previsto che gli arbitri potranno concedere i tre minuti di pausa alle atlete per rinfrescarsi durante la partita e idratarsi. Termometri sopra la media anche nella Repubblica Ceca, in Polonia e in Germania. In alcune città tedesche le autorità hanno disposto il razionamento dell'acqua potabile.