Donald Trump è riuscito nell’impossibile: unire il mondo ma contro di lui. Un coro di unanime dissenso ha infatti accolto la sua decisione di portare gli Stati Uniti fuori dall’Intesa di Parigi sul clima. Un disastro per l’umanità e per il pianeta, secondo il Vaticano, che attraverso monsignor Sanchez Sorondo non ha esitato ad attaccare direttamente il Presidente americano per quella che ha definito una decisione terribile affermando, inoltre, che quello che muove il Presidente sono i gruppi petroliferi che lo hanno appoggiato nella campagna elettorale e che hanno influenza su di lui. Intanto la proposta di rinegoziare l’accordo è stata bocciata senza mezzi termini. Angela Merkel, Emmanuel Macron e Paolo Gentiloni lo hanno detto quando ancora Trump ne parlava. L’Unione Europea, intanto, ha annunciato di essere pronta a riempire il vuoto creato dalla Casa Bianca disposto, insomma, a cercare nuove alleanze. Al fianco ha immediatamente trovato la Cina. Il summit sulla questione andato in scena tra Jean Claude Juncker, Donald Tusk ed il Premier Li Keqiang, è stato infatti definito il più fruttuoso di sempre. “Abbiamo trovato un terreno comune per il quale combattere insieme”, ha dunque spiegato il Presidente del Consiglio europeo. Al fianco dell’Europa anche l’Unione Africana ed il Premier indiano, Narendra Modi, che ha schierato il subcontinente senza mezzi termini spiegando che il suo Paese vuole essere una nazione responsabile quando si parla di ambiente. L’effetto domino in cui sperava Trump non si è quindi realizzato. E probabilmente, la Casa Bianca ne è diventata consapevole solo quando anche l’amico Vladimir Putin, dopo un’iniziale esitazione, si è schierato contro affermando: “Trump poteva evitare di uscire dagli accordi”.