La decisione di Twitter di bloccare Donald Trump definitivamente, come sappiamo, non è piaciuta a molti attori internazionali, a cominciare dai leader europei, abbiamo visto una dura opposizione da parte di Angela Merkel, ad esempio, che ha detto chiaramente che non spetta ai social network, ma ai legislatori regolamentare così fortemente la comunicazione degli attori politici del peso di Donald Trump, ugualmente anche ha fatto scalpore la dichiarazione del ministro delle finanze francese, Le Maire, che ha parlato addirittura di oligarchie digitali, riferendosi al ruolo di Twitter e così anche altri attori all'interno dell'unione europea. Mi soffermo su questo perché l'Unione europea sta discutendo negli ultimi anni, ma negli ultimi mesi è riuscita ad arrivare due proposte legislative da parte della Commissione, di preciso il 15 dicembre, sta cercando di regolamentare in maniera più netta quello che si può fare per dare obblighi, regole a questi attori tecnologici e social che ormai hanno un ruolo politico, come è evidente dagli ultimi fatti di Washington. Dicevo il 15 dicembre la commissione europea è riuscita a presentare al Parlamento e ai vari paesi Stati membri, due precise proposte, si chiamano Digital Services Act e Digital Markets Act, il primo regolamenterà quelli che sono appunto i vincoli che dovranno seguire i giganti del Tech, il secondo è più legato alle regole di concorrenza, entrambi vogliono creare uno spazio digitale più sicuro per tutti noi, anche come utenti, perché le regole attualmente in vigore risalgono al 2000, quando internet era uno stato un po' più ibrido iniziale e sperimentale e anche forse meno pericoloso.