Niente è al sicuro dai bombardamenti russi in Ucraina. Nella notte è stata colpita Leopoli, la città più lontana dal fronte, al confine con la Polonia, finora sostanzialmente risparmiata dai missili nemici. L'attacco russo è stato così imponente, 50 missili e 500 droni su diverse regioni del paese, da far decollare gli aerei polacchi e quelli della NATO per monitorare le attività dell'aviazione russa che ha usato missili cruise e missili balistici, lanciati dal cielo e dal Mar Nero. Ad essere bombardate a Leopoli sono verosimilmente infrastrutture industriali strategiche, con incendi che hanno continuato a divampare per ore il sindaco che ha invitato a non aprire le finestre per non respirare fumi tossici, ma sono stati colpiti anche edifici residenziali, come dimostra il bilancio tragico di morti e feriti. Parte della città è rimasta senza elettricità, vittime e blackout anche a Zaporizha, città invece vicinissima alla linea del fronte con almeno 10 feriti dopo il bombardamento di un'infrastruttura elettrica. Nel riferire di questi attacchi il Presidente Zelensky è tornato a chiedere a Europa e Stati Uniti di agire per costringere Putin a fermarsi e a proclamare un cessate il fuoco unilaterale. Serve più protezione, ha spiegato il Presidente, soprattutto per quanto riguarda la difesa aerea. Le ultime dichiarazioni di Putin non lasciano ben sperare. Il Presidente russo è stato lapidario sull'eventualità che gli Stati Uniti forniscano i missili Barbarello, Sky TG 24. .























