La resistenza ucraina continua, nella battaglia per difendere la cittadina di Bakhnut nel Donbass, dalle truppe russe che avanzano e che non fermano i loro assalti. Nelle trincee al gelo e senza chiudere occhio i soldati di Kiev non si danno per vinti anche se la situazione si è aggravata, ha dichiarato la viceministra ucraina della Difesa Anna Maliar, la difesa ucraina ha bisogno di armi in vista dell'annunciata controffensiva di primavera. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Kiev ha ricevuto uno dei due sistemi di difesa aerea Patriot, promessi da Stati Uniti e Germania, che però non è ancora operativo. È una corsa contro il tempo, specialmente dopo i missili ipersonici Kinzhal utilizzate nelle ultime ore dei russi. Armi potenti, di ultima generazione, messi in campo per la prima volta nella guerra in Ucraina. Intanto restano un mistero le esplosioni che a settembre hanno danneggiato i gasdotti Nord stream, che collegano la Russia alla Germania, attraverso le acque del Baltico. Kiev ribadisce di non nulla a che fare con il sabotaggio, all'indomani delle rivelazioni del New York Times, secondo cui la responsabilità sarebbe da attribuire a un gruppo pro Ucraina, ma non legato al Governo. Da parte sua la Russia, continua a puntare il dito contro gli Stati Uniti responsabili, secondo il Cremlino, di un atto terroristico senza precedenti. E gli strali di Mosca arrivano fino agli eventi di questi giorni in Georgia, dove le imponenti proteste di piazza di migliaia di persone hanno costretto il Parlamento a bocciare la legge sugli agenti stranieri. Per i georgiani, soprattutto i giovani che sognano di entrare in Europa, quella legge era solo il tentativo di mettere il bavaglio alla libertà dei media, dell'informazione alle ONG, alla cultura. Da Mosca non poteva che arrivare una dura condanna, con il Ministro degli Esteri russo Lavrov che ha parlato di tentativo di colpo di stato a Tbilisi.