86 attacchi in una sola giornata. Soledar è il centro dello scontro più sanguinoso tra mercenari russi della Wagner ed esercito ucraino. Intorno alla città si trovano miniere di sale, labirinto di cunicoli ideale per nascondersi e combattere. Mosca rivendica la conquista, Kiev nega e parla di città coperta di cadaveri dei russi. In una fase in cui sul campo il morale dei 2 eserciti sembra soffrire la durezza del conflitto, Mosca ha deciso di nominare il Capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov nuovo Comandante delle forze russe nell' operazione speciale in Ucraina. L'aumento del livello di comando è associato, si precisa, all'espansione della portata degli obiettivi e all'organizzazione di una più stretta integrazione tra i diversi rami delle truppe. La mossa si può leggere in due modi: come una risposta al Presidente Ceceno tra i falchi che chiedono al Cremlino un impegno ancor più deciso e distruttivo, ovvero come un'ammissione di fallimento. Il vecchio Capo, soprannominato "Generale Armageddon", deve lasciare dopo appena 3 mesi. Eppure, sul fronte diplomatico qualcosa si è mosso, piccolissimi passi ma pur sempre tasselli. Il Commissario russo per i Diritti Umani e il suo omologo ucraino, si sono incontrati ad Ankara in Turchia e hanno raggiunto un accordo per lo scambio di 40 prigionieri. L'incontro proseguirà giovedì per discutere questioni umanitarie e rispetto dei diritti umani, l'auspicio espresso è comune: istituire un corridoio umanitario con la mediazione del Presidente Turco Erdogan, esattamente come avvenuto con il corridoio del grano a luglio scorso.