"Abbiamo fornito all'agenzia una mappatura precisa di cose, come controllare, ma soprattutto abbiamo preteso determinazione qualora ce ne fosse stato bisogno. Abbiamo detto loro che ai russi non era possibile chiedere permesso. Non bisognava avere il consenso per ispezionare un ambiente o un macchinario, ma dovevano procedere a tutte le verifiche necessarie imponendo ai russi la non ingerenza in nessuna maniera altrimenti non sarebbe un giusto e utile esercizio delle funzioni degli ispettori AIEA. Abbiamo discusso innanzitutto la sostenibilità della missione in termini di sicurezza. Abbiamo detto che non avremmo potuto garantire per loro sicurezza una volta entrati nella linea di contatto, dopo il nostro ultimo checkpoint. Quello che abbiamo capito, è che Grossi aveva un accordo con i russi, che i russi gli avevano promesso qualcosa. Certo, credere ai russi è un po' come giocare d'azzardo, ma lui era fiducioso e per questo credo si sia assunto il rischio. Ma c'erano spari dinanzi al convoglio ,certo, ed è per questo che eravamo molto preoccupati. Perché dal punto di vista legale l'Ucraina è responsabile per la sicurezza della missione. Gli ispettori dell'AIEA hanno lo status di diplomatici e sul nostro territorio siamo noi i responsabili della loro incolumità. Ogni accordo con i russi non ha nessun valore per la legge internazionale oltre che noi, perché sono forze di occupazione sul nostro territorio, sono presenze illegali. A un certo punto i bombardamenti erano fortissimi. Il primo convoglio, quello che trasportava il personale ONU che si occupa della sicurezza della missione, quello che era partito un'ora prima, ha detto che non si poteva procedere. È la sicurezza dell'ONU ad avere l'ultima parola. Gli ucraini non hanno bloccato nulla, anzi Kiev ha chiesto questa missione sin dall'inizio. Piuttosto sono i russi che hanno fatto ostruzionismo psicologico e militare. È una follia bombardare una centrale nucleare e da agosto i bombardamenti si sono intensificati, non a caso quando si è parlato della missione. La situazione è pericolosa, i funzionari sono coraggiosi, penso che non si possano trovare esempi simili come questa missione nella storia del nucleare e in quella della AIEA.".























