Sono tornati alla normalità. I livelli di radioattività alla centrale nucleare di Chernobyl sono ora normali, dopo i picchi registrati in alcuni momenti dalle forze di occupazione russa. Ad assicurarlo il direttore dell'agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi durante la visita al sito accompagnato da un team di esperti. Una missione organizzata nel giorno del 36esimo anniversario dell'incidente al reattore 4, con l'obiettivo di consegnare equipaggiamento, condurre valutazioni radiologiche e ristabilire sistemi di monitoraggio delle salvaguardie, fa sapere l'agenzia. Grossi rettifica così la notizia diffusa in precedenza sui livelli di radioattività al momento ancora anomali nella centrale. E a confermare il ripristino degli standard di sicurezza a Chernobyl, vi è anche il Ministro dell'Interno ucraino. L'occupazione russa, d'altra parte, ha detto ancora Grossi, è stata pericolosissima. Tra il 24 febbraio e la fine di marzo infatti, secondo le forze ucraine, sarebbero state scavate delle trincee che avrebbero alterato il livello di radioattività. Chernobyl è stato uno dei primi obiettivi di Mosca; la centrale, conosciuta nel mondo per l'incidente che il 26 aprile del 1986 provocò un disastro ambientale e una nube tossica che interessò l'Europa fino alla costa orientale del Nord America. Un incidente che venne reso noto solo due giorni dopo dall'Ucraina, allora parte dell'Unione Sovietica. 36 anni dopo resta la minaccia per i livelli di radioattività della centrale, per una nuova azione di Mosca. Fino a che il sistema Russia non cambierà la minaccia esisterà sempre; non si può sapere cosa c'è nella testa dei russi, ha chiarito Yuri Fomichev sindaco di Slavutych, cittadina costruita dopo l'incidente per dare ospitalità agli abitanti di Pryp'jat', dove vive la maggior parte dei dipendenti della centrale. Rapito dai russi, il 26 marzo, per alcune ore, Fomichev ha raccontato di essere stato liberato solo dopo aver garantito che in città non c'erano né armi, né soldati. A Chernobyl sono tornati impiegati e guardie nazionali fa sapere il Governo Ucraino, ma per tanti resta la paura per un sito di interesse strategico e altamente sensibile.























