Sono da poco passate le 6:00 del mattino quando un minibus con a bordo civili è stato colpito da un drone russo mentre lasciava Bilopillia alla volta di Sumy, cittadina a Nord-Est dell'Ucraina. Si contano morti e feriti. Si tratta di un cinico crimine di guerra. L'esercito russo ha nuovamente colpito un obiettivo civile, violando tutte le norme del diritto internazionale dell'umanità, accusa Kiev. L'attacco arriva all'alba del giorno successivo alla chiusura dell'incontro di Istanbul tra Russia e Ucraina che in Turchia, 3 anni dopo il primo vertice, sono tornati al tavolo dei negoziati. Colloqui che hanno portato nei fatti un piccolissimo passo avanti, l'accordo sullo scambio dei prigionieri, che poco incide sulla possibilità di un cessate il fuoco. Risultato salutato come un successo da Mosca, mentre Kiev chiede un incontro tra i due Presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, condizione necessaria per arrivare ad una svolta. Sul tavolo di Istanbul sono state avanzate richieste inaccettabili da parte di Mosca che ha posto come condizione a Kiev il ritiro delle sue forze dalle quattro regioni parzialmente occupate dalle forze russe. Un chiaro tentativo di spazzare via ogni minima possibilità di passi avanti, ha fatto sapere la delegazione ucraina. Provocazione che non è stata accolta da Kiev. Un mancato successo che non ha lasciato indifferente neanche il Presidente statunitense Donald Trump. Credo che Putin sia pronto a negoziare, è stanco di questa guerra dice l'ex Tycoon che però avverte: se non sarà trovata una soluzione al più presto, potrebbero esserci ripercussioni per la Russia. .