I toni sono quelli che ci si aspetta dal Presidente in visita ai militari, secondo una liturgia che ormai abbiamo imparato a memoria: il pranzo con la truppa, le foto, i sorrisi complici e poi il messaggio forte, che dà il senso della missione. La tappa alle truppe dell'85^ Divisione Aviotrasportata è il momento in cui Biden veste i panni del "Commander in Chief". Una visita in Polonia, unica in una nazione europea, che avviene nel Paese maggiormente esposto e che maggiormente ha dimostrato nervosismo e timori per il conflitto che si consuma al suo confine. Forse non a caso, proprio nelle stesse ore, il Wall Street Journal diffonde la notizia, secondo cui, il Presidente americano avrebbe cambiato idea a guarda alle armi nucleari. Su pressione dei partner occidentali, avrebbe abbandonato la strategia della deterrenza e dell'uso difensivo ma, in casi estremi, ipotizza anche quello preventivo. La Casa Bianca non smentisce né conferma, ma detta alle agenzie un comunicato in cui sottolinea, come gli Stati Uniti, non useranno mai armi chimiche. Quella che può suonare anche come una risposta indiretta alla polemica innescata dal portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, che proprio nelle stesse ore in cui il Presidente americano iniziava la sua visita in Polonia, rilasciava una serie di dichiarazione aggressive, tra cui l'accusa all'Occidente di condurre una guerra ibrida totale alla Russia, di non aver paura di conseguenze dell'uscita dal G20, ma soprattutto di avere le prove di un coinvolgimento del figlio di Joe Bibden, Hunter, nella produzione e studio di armi chimiche e batteriologiche. Sarebbe infatti tra i finanziatori dei laboratori ucraini che sperimenterebbero per conto degli Stati Uniti. Un'accusa priva di fondamento, replicano da Washington, ma sicuramente velenosa. Hunter, durante la campagna elettorale del padre, era già finito sotto i riflettori per il suo coinvolgimento nella Burisma, società energetica ucraina. "Poi le inchieste sul suo conto, magicamente scomparvero, insinuano da Mosca, che sottolineano come forse la dirigenza ucraina ebbe un ruolo nell'insabbiamento. Intanto, mentre Biden arrivava in Polonia, Putin come a controbilanciare la sua presenza mediatica, rilasciava un discorso in un video e lanciava l'allarme: vogliono cancellare la nostra identità culturale.".