Dopo gli Stati Uniti ci sono anche il Regno Unito e l'Italia tra i paesi destinatari dell'ultimo accorato appello di Zelensky, insieme a Germania e Francia. Il presidente ucraino chiede ancora una volta che le sue forze armate siano autorizzate a usare le armi fornite dall'Occidente per colpire obiettivi militari in territorio russo. La guerra del resto vive una fase cruciale, da oltre un mese le forze armate di Kiev sono all'interno della regione russa di Kursk ed è evidente che in caso di via libera occidentale i missili a lungo raggio potrebbero essere lanciati da posizioni avanzate e colpire perciò la Russia in profondità. Zelensky si appella, a suo modo, alla logica descrivendo sui social gli effetti degli ultimi attacchi di Mosca. Il più grave a Kharkiv, la seconda città ucraina, un missile teleguidato ha colpito questo edificio residenziale di 12 piani facendolo crollare in parte. Ne è nato un incendio e decine di persone sono rimaste sotto le macerie, tra loro almeno tre bambini, uno dei quali ha un anno. In queste ore bombardamenti simili si sono visti anche nelle regioni di Sumy e di Donetsk, non ci sono meno di 100 attacchi aerei di questo tipo ogni giorno, ricorda Zelensky, e l'unico modo per contrastare questo terrore, aggiunge, è poter usare armi a lungo raggio per distruggere l'aviazione russa direttamente nelle sue basi. Questa è una soluzione ovvia e logica, conclude. A proposito del quadro militare sul fronte Est Zelensky ammette: la situazione è molto dura visto che metà delle brigate ucraine lì non è equipaggiata. Le nostre truppe, aggiunge, stanno subendo ingenti perdite perchè le armi occidentali arrivano troppo lentamente.