L'occidente gioca una partita a scacchi con la morte. Diretto e lapidario l'ex presidente russo Medvedev che accusa l'occidente di mirare alla violenta di spiegazione di una potenza nucleare. Parole che arrivano proprio mentre l'AIEA ottiene un primo risultato a firma della delegazione inviata nella centrale di Zaporizhia, due tecnici della missione resteranno nella centrale in pianta stabile. Una condizione necessaria vista la complessità della situazione ha spiegato il Segretario Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare Raphael Grossi. I russi continuano a ripetere di essere contenti della presenza degli osservatori e chiedono che rendono pubblici i risultati, mentre accusano Kiev di sabotare la centrale e di metterla in grave pericolo con attacchi continui. Gli ucraini replicano accusando Mosca, il Presidente russo Vladimir Putin in un colloquio telefonico con il Leader turco Erdogan affermato che la Turchia può avere un ruolo di facilitatore sulla questione della centrale nucleare. Ma i Ministri degli esteri russo e ucraino potrebbero confrontarsi direttamente il 22 settembre prossimo, durante la seduta del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sempre che accettino l'invito a partecipare. Intanto sul campo si continua a combattere, bombardamenti a Nicholayev, a Slovyansk e a Kramatorsk, morti e feriti. E la First Lady ucraina Olena Zelenska in un'intervista sulle conseguenze della guerra sull'economia nel Regno Unito risponde: Loro contano i penny, noi le vittime.























