Anche vista dallo spazio l'Ucraina è al buio. Le immagini satellitari mostrano un buco nero dopo gli ennesimi attacchi russi di ieri che hanno inizialmente lasciato anche la capitale Kiev completamente senza acqua e per il 70% al buio. L'acqua è stata riallacciata in giornata, ma ci vorrà del tempo prima che il sistema idrico torni a funzionare a pieno regime, soprattutto ai piani alti, per la bassa pressione. I 78 missili a lungo raggio lanciati ieri hanno ucciso 10 persone e ne hanno ferite 50, ma soprattutto hanno ulteriormente piegato il sistema energetico del Paese, già gravemente compromesso dalla nuova tattica russa che, a fronte delle sconfitte sul campo, mira a cercare di piegare l'Ucraina lasciandola al freddo e al buio mentre stanno arrivando le terribili temperature invernali. L'elettricità è tornata in tutto il Paese, ma i blackout sono continui, e ancora larga parte di Kiev non ha corrente elettrica, tanto che addirittura i chirurghi dell'ospedale cittadino sono costretti a operare illuminandosi con le torce da campeggio o con le lampade frontali. I bombardamenti e gli attacchi alle infrastrutture civili e energetiche non accennano a smettere, tanto che il portavoce dell'intelligence della Difesa ha avvertito i cittadini a tenersi pronti ad altri attacchi, perché ormai queste raffiche di missili hanno cadenza settimanale e la previsione è che continueranno, anche se l'Ucraina sta provando a rafforzare le proprie difese aeree e missilistiche. Da Kherson intanto arriva un primo bilancio dei presunti crimini di guerra negli otto mesi di occupazione russa. Finora sono stati trovati, nei territori liberati, i corpi di 432 civili uccisi, mentre le camere di tortura identificate dagli investigatori finora sono almeno 9, ma altre potrebbero emergerne in futuro perché il lavoro dei Pubblici Ministeri è rallentato, visto che molti edifici sono ancora minati e i russi bombardano ancora con colpi di mortaio dalle loro postazioni oltre il fiume Dnipro.