È iniziato lo scambio di prigionieri esteso tra Russia e Ucraina. 270 militari più 120 civili per parte, altri ne seguiranno per un totale di 2000 persone. Lo scambio durerà tre giorni ed è frutto del primo round di trattative dirette tra Mosca e Kiev la scorsa settimana ad Istanbul, ad annunciarlo su Truth è stato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Per il capo della Casa Bianca sarebbe un primo passo che, parole sue, potrebbe portare a qualcosa di enorme. La strategia di Washington comunque sembra quella di defilarsi. Così il ministro delle finanze ucraino, Cheryl Marchenko, ai paesi dell'Unione Europea propone il finanziamento diretto delle forze militari di Kiev per contrastare l'invasione russa. Un sostegno che per l'Ucraina dovrebbe proseguire anche in caso di raggiungimento di un accordo di pace. Sul fronte diplomatico il cancelliere tedesco Merz, durante un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping, ha sottolineato la volontà di raggiungere un rapido cessate il fuoco, mentre si affievolisce l'ipotesi di colloqui in Vaticano, la Svizzera ha confermato la propria disponibilità a ospitare futuri incontri volti a raggiungere una soluzione. Mosca fa sapere di essere disponibile ad un secondo round, ma la sede non è stata scelta. Sul campo intanto la Russia annuncia la conquista di un altro villaggio nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. L'obiettivo di Putin ora è istituire una zona cuscinetto di sicurezza nelle aree contese tra i due paesi per porre fine ai bombardamenti delle forze di Kiev sulle regioni frontaliere russe. .