"Penso che tutti noi della NATO dobbiamo essere ben preparati ad affrontare quanto potremmo trovarci di fronte". L'allusione di questo militare dell'esercito romeno è alla Russia e al conflitto in Ucraina che dalla base di Cincu in Transilvania si osserva da breve distanza. Un'area geografica strategica, come lo è tutto il fianco orientale dell'Alleanza Atlantica, dove la NATO sta testando le proprie capacità difensive, attraverso l'esercitazione multinazionale Dacian Fall 2025. Un'esercitazione che coinvolge più Nazioni tra Romania e Bulgaria. Tra queste Nazioni c'è anche l'Italia. "Con l'esercitazione Dacian Fall vorremmo far vedere come la NATO stia lavorando e come i nostri militari possano operare fianco a fianco all'interno dell'Alleanza Atlantica", spiega il Generale Dorin Toma, al comando della Divisione Multinazionale Sud-Est, dove l'esercitazione è stata pianificata, parlando con la stampa, a cui chiede anche un resoconto per poter migliorare la comunicazione, in un momento delicato, in cui si discute di riarmo e di aumento delle spese militari. Anche l'Italia è schierata in Bulgaria con la Brigata Meccanizzata dell'Esercito Pinerolo, è tra i Paesi che partecipano all'esercitazione. "Ci sono diverse Nazioni che contribuiscono a questa esercitazione", ci dice il Generale Matthias, "Potete immaginare quanto sia complesso lavorare tutti insieme. Le nostre due parole chiave qui sono dunque: interoperabilità e prontezza", aggiunge. La responsabilità dell'esercitazione ... è della Francia, che contribuisce con 2.400 militari al comando del Generale Bruno ... "È molto importante per noi condividere con gli altri Paesi NATO le attività sul campo", ci spiega, "perché dobbiamo essere in grado di affrontare insieme un eventuale scenario reale". .























