I problemi non sono risolti, ma il contatto tra il capo del Pentagono Austin e il Ministro della Difesa russo Sojgu è comunque un inizio di dialogo. I rapporti tra Mosca e Washington si erano interrotti una settimana prima dell'attacco all'Ucraina, ossia il 18 febbraio. È il Dipartimento della Difesa americano a comunicare che i problemi, gravi, sono lontani dall'essere risolti, dopo la telefonata che per gli americani aveva come obiettivo principale il cessate il fuoco immediato. Cercare la pace a tutti i costi è la linea dei leader europei, ribadita da Mario Draghi durante il colloquio con Biden, passaggio necessario per inviare le armi. In contemporanea una telefonata tra Putin e il Cancelliere tedesco Scholz, un'ora e un quarto di parole in cui la Germania ha negato la presenza dei nazisti, che Mosca sostiene di dover annientare, chiedendo una tregua che lo zar ha rifiutato. Il leader russo è stato cristallino, le parole di Borrell, rappresentante UE per la politica estera, non vuole fermare la guerra fino a che non raggiungerà gli obiettivi, continuerà a combattere. Dai servizi segreti ucraini è ancora una volta arrivata l'indiscrezione sulla salute di Putin, sarebbe gravemente malato, un golpe per rimuoverlo sarebbe già in corso, secondo il capo degli 007 Budanov, che però non ha fornito alcun dettaglio a supporto delle sue affermazioni. Negli equilibri internazionali si colloca la richiesta di Finlandia e Svezia di annessione alla NATO, i colloqui sono avanzati e supportati dalla popolazione, ma è necessaria anche l'unanimità dei paesi membri e il leader turco Erdogan ha espresso contrarietà. I paesi russi sono una guest house per organizzazioni terroristiche, non vediamo con favore la loro entrata nell'Alleanza, la motivazione del leader turco. L'amministrazione Biden sta lavorando per chiarire la contrarietà, la replica del portavoce della Casa Bianca, da parte di cui c'è invece ampio consenso. La Russia ha parlato con i fatti, ha interrotto le forniture di elettricità alla Finlandia, che aveva già chiarito di non averne immediata necessità, essendo tutto già pianificato per sopravvivere al peggiore scenario ipotizzabile, ossia l'invasione russa. Rifugi, scorte energetiche, derrate alimentari, la Finlandia dispone di una commissione di emergenza, che da decenni ha pianificato ogni mossa.























