La situazione è difficile e pericolosa. Con queste parole Il Sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha disposto un coprifuoco di 36 ore nella capitale Ucraina fino alle 8 di giovedì 17 marzo. Situazione difficile per i bombardamenti e i colpi di artiglieria pesante che hanno preso di mira la capitale. È stato colpito un condominio residenziale di 16 piani, il bilancio parla di 4 morti. Un'altra zona residenziale è stata colpita nella zona est. Si intensifica l'offensiva russa sulla capitale e colpisce obiettivi civili. Civili come bersaglio anche a Luhansk dove le bombe hanno devastato un collegio per non vedenti è un ospedale. A Charkiv, città già martoriata ad inizio invasione, ci sarebbero stati 65 bombardamenti in un solo giorno, mentre a Cherson i russi dichiarano di aver preso il pieno controllo della Regione. A Dnipro le bombe hanno colpito l'aeroporto cittadino distruggendo il terminal e la pista di atterraggio. Ancora molto difficile la situazione a Mariupol dove per l'associazione media Human Rights Initiative le truppe russe avrebbero preso in ostaggio il personale e i pazienti dell'ospedale. La città sul Mar d'Azov vive in assedio da quasi due settimane e conta oltre 2300 morti. Intanto però il corridoio umanitario aperto dalla città avrebbe permesso l'evacuazione di 2000 bambini. Gli allarmi continuano a suonare anche nella zona occidentale. A Leopoli in particolare, dove si sono tenuti i funerali di alcuni soldati morti domenica scorsa nell'attacco missilistico alla base di addestramento militare di Yavoriv. Non solo soldati e civili, anche giornalisti tra i bersagli, due in un solo giorno. Un cameraman di Fox News e una reporter ucraina.