Dalle parole del Presidente statunitense Donald Trump, sembrerebbe trapelare un certo ottimismo sul futuro dell'Ucraina. La situazione è però ancora molto incerta e l'unica cosa concreta al momento sono gli sforzi internazionali per concordare un piano di pace che ponga fine alla guerra tra Kiev e Mosca. L'ultimo approdo è una bozza in 19 punti, esito dei lavori di Delegati di USA, Ucraina e Unione Europea riuniti a Ginevra, in Svizzera. Il testo, non ancora definitivo né reso noto nella sua interezza, riprenderebbe l'originario piano in 28 punti elaborato dall'Amministrazione Americana, insieme a quella russa alcuni giorni fa, considerato però da Kiev troppo generoso nei confronti del Paese aggressore. Le questioni sul tavolo sono numerose, secondo quanto trapela dai primi spiragli sul nuovo documento, il numero dei soldati dell'esercito ucraino in tempo di pace, dovrebbe essere alzato a 800000 unità rispetto alle 600 previste inizialmente. Per quanto riguarda l'ingresso dell'Ucraina nella NATO, non esisterebbe ancora un consenso, ma una maggiore apertura rispetto alla netta chiusura. della prima bozza. Altri punti delicati e non definiti sono quelli che riguardano le cosiddette garanzie di sicurezza, cioè le misure adottate per tutelare l'Ucraina da eventuali aggressioni future e le concessioni territoriali. Gli scambi dovrebbero partire dalla linea di contatto e Kiev dovrebbe impegnarsi a non recuperare il proprio territorio sovrano occupato con mezzi militari. Intanto un altro tavolo di negoziati è in corso ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti e così continua ad evolversi il piano di pace. . .























