Ucraina, Cremlino: non ci sono margini per la pace

Presupposti di pace gelati dal Cremlino: i dialoghi di Gedda sono stati archiviati con la consueta perentorietà. "L'operazione militare speciale" ha sancito il portavoce "proseguirà nel prossimo futuro" ossia la guerra in Ucraina. Peskov è intervenuto a conclusione del tavolo di discussione in Arabia Saudita a cui hanno partecipato quasi 40 paesi dagli Stati Uniti all'UE, fino a Cina e India ma non la Russia. "Non esistono i presupposti per un accordo" è la posizione immutata del Cremlino. L'Ucraina invece ha definito l'incontro di Gedda un passo avanti verso l'attuazione pratica delle iniziative di pace proposte, i 10 punti di Volodymyr Zelensky. Il portavoce del presidente ha riferito che opinioni diverse sono emerse tra i partecipanti, tutti però d'accordo sui principi della sovranità e dell'integrità territoriale. Sogni infranti per l'Ucraina a fuoco a causa dei bombardamenti che durante la notte hanno distrutto un centro per le trasfusioni nella regione di Kharkiv uccidendo due persone, infrastrutture pubbliche e abitazioni civili nella martoriata zona della centrale di Zaporizhzhia. Un'offensiva scaturita dagli attacchi a importanti navi russe nei giorni scorsi. I toni sempre alti sono sfociati in uno scambio di accuse sul campo. Mosca ha rivendicato la distruzione di basi aeree militari, attacchi definiti da Kiev "inefficaci". Secondo il Cremlino un drone sarebbe stato annientato in direzione della capitale. Immagini di propaganda mostrano a Mosca volti di giovani soldati felici di combattere, tranquillità apparente nel verde dei parchi; a Kiev il tridente sostituisce la falce e il martello dell'epoca russa tra le mani della Statua della Madrepatria.