Bambini scomparsi, incitamento al genocidio. L'orrore della guerra si autoalimenta. L'Ucraina denuncia i soprusi dell'occupante tra missili e impianti energetici distrutti. Il sindaco di Energodar, la città della centrale di Zaporizhzhia, ha comunicato la sparizione di alcuni bambini. Erano stati mandati nella regione di Krasnodar, in vacanza, ma resteranno in Russia per un periodo indefinito. Il Ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha segnalato via twitter un programma di Russia Today in cui un anchorman incita alla violenza anche sui bambini. Ha esortato i governi a bandire l'emittente. Nel giorno in cui Serghej Shoigu, Ministro della Difesa russo, ha raggiunto un record di contatti diplomatici. Ha interpellato gli omologhi di Francia, Inghilterra, Turchia e Stati Uniti, riferendo la propria preoccupazione per il possibile utilizzo di una bomba sporca da parte dell'Ucraina, con la finalità di scaricare poi la colpa sugli occupanti. L'unanime risposta è una richiesta di pace. Il ministro britannico della difesa, Ben Wallace, ha respinto le accuse di Mosca, secondo cui i paesi occidentali favoriscono un'escalation della guerra in Ucraina. Tra Russia e Stati Uniti si tratta del secondo colloquio nella stessa settimana. Kiev ha respinto le accuse sull'imminente utilizzo della bomba sporca definendole assurde e pericolose. "Non lasciamo che la passi oggi sia catturata dal potere russo", sono state le parole di Macron durante un evento a Roma. Ma i missili continuano a piovere sugli edifici civili. Un terzo degli impianti energetici è stato distrutto, il freddo incombe e terrorizza. I blackout sono continui. Il G7 ha chiesto a Mosca la restituzione dell'impianto nucleare di Zaporizhzhia, la liberazione dei lavoratori rapiti. Per isolare la città di Kherson dalla controffensiva Ucraina gli occupanti russi hanno interrotto la connessione ad internet, telefonia mobile, trasmissioni radio e TV. Alla popolazione è stato ordinato di evacuare oltre il fiume Dnipro. Queste macerie raccontano l'ennesimo bombardamento ai danni di edifici residenziali a Mykolaiv, in una testimonianza il disperato stato delle cose.























