Ucraina, dubbi su missione russa che aiutarono Bergamo

Uno scambio di competenze, questo diceva questo militare russo nell'aprile del 2020 quando era a Bergamo per aiutare i medici italiani nella lotta al Coronavirus. Parole che oggi si possono prestare a diverse interpretazioni, ora che il nostro Ministro della Difesa è stato minacciato dall'ex console Russo a Milano Aleksej Vladimirovich Paramonov, Direttore del Dipartimento Europeo del Ministero degli Esteri russo che ha paventato conseguenze irreversibili se il nostro paese aderirà ad un nuovo piano di sanzioni contro Mosca. Quella missione di aiuto all'Italia nascondeva qualcos'altro. A cosa serviva la presenza dell'intelligence russa in un paese NATO? Non c'è nulla da svelare né da nascondere precisa l'ex Presidente del Consiglio che siglò personalmente l'accordo con Putin. "Questa vicenda è molto chiara e trasparente. In un momento di estrema difficoltà c'è stata da parte della Russia e di Putin in particolare l'offerta della disponibilità di mandare un gruppo di sanitari scortato dai militari in ragione della grande esperienza da loro maturata in questo settore in precedenti pandemie." Il timore della diplomazia e dell' intelligence italiana è che la ritorsione si realizzi rivelando che cosa davvero accade dopo l'arrivo della delegazione dei russi nel nostro Paese. Arrivarono 104 persone di cui 28 medici e 4 infermieri, gli altri erano militari. Quali compiti avevano in Italia? "In quel momento chiunque avesse offerto delle competenze e delle capacità di curare i bergamaschi che non potevano essere curati andava, con tutte le sicurezze che andavano osservate, andava preso." Qualche mese dopo si saprà che per realizzare lo Sputnik si è usato il DNA di un cittadino russo che si è ammalato in Italia. Dati sensibili scambiati, presumibilmente, anche dall'aprile del 2021 quando la regione Lazio ha firmato un patto con i russi per valutare la copertura delle varianti di SARS-CoV2 anche nel vaccino Sputnik. Nonostante EMA non abbia mai autorizzato lo Sputnik, tra le due strutture sanitarie ci sono stati numerosi scambi di dati relativi al Covid. Ora anche la politica chiede chiarezza. Renzi chiede una commissione parlamentare d'inchiesta per far luce sulla vicenda.