Con la guerra che prosegue gli attacchi russi che dall'inizio di questo inverno ucraino tornano a colpire le principali città del paese e le sue infrastrutture energetiche, Kiev ha bisogno ancora di una massiccia dose di aiuti militari e di sostegno finanziario. Per questo il Presidente Zelensky ha intrapreso un nuovo viaggio in tre capitali europee. Certamente molto redditizia è stata la tappa di queste ore a Parigi. Col Presidente Macron è stato firmato un accordo di collaborazione militare, che prevede la fornitura in 10 anni di 100 caccia da guerra francesi Rafal, spiega il capo dell'Eliseo, altro sostegno al paese in guerra fatto di sistemi di intercettazione e di difesa aerea. Del resto Zelensky è consapevole della necessità di ricordare continuamente ai suoi alleati, o meglio alle opinioni pubbliche dei loro paesi, l'importanza del loro sostegno per il futuro dell'Ucraina e dell'intera Europa. Stiamo affrontando grandi difficoltà nel ripristinare le nostre infrastrutture energetica, ogniqualvolta che queste vengono distrutte dalla Russia ed è importante proprio l'aiuto che viene da parte delle altre nazioni. Altrimenti la Russia trasformerà la guerra in una cosa normale. L'Ucraina non è abbandonata e la Francia lo sa, lo sa che è importante mostrare che l'Ucraina non è da sola. Intanto per quanto riguarda gli aiuti economici, un allarme è stato lanciato anche dalla stessa presidente della Commissione europea von der Leyen. L'Ucraina ha detto ha bisogno di almeno 70miliardi di euro nel 2026 e di 64 nel 2027, ammesso che la guerra finisca alla fine del prossimo anno. E per trovare questi soldi, i paesi europei dovranno fare ricorso o a debito comune o trovare un modo legalmente accettabile per utilizzare i fondi sovrani russi sequestrati nel vecchio continente. .























