L'Europa non prevista dai negoziati sull'Ucraina è attaccata dal vicepresidente Usa Vance, dopo 48 ore cerca di abbozzare una strategia comune per reagire. Chi raccoglie il guanto americano è il presidente francese Macron. Nulla di confermato ancora ufficialmente, ma si parla di un vertice con Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, oltre alla Nato a Parigi, lunedì. Stesso giorno in cui l'inviato Usa, Kellogg, arriverà a Bruxelles e incontrerà Ursula von der Leyen. L'Europa si sente all'angolo non prevista al tavolo dei colloqui di pace sull'Ucraina, come scandito dal mediatore Usa Kellogg, che dalla conferenza di Monaco aggiunge: Proponete idee e aumentate la spesa militare e le capitali ricevono un questionario in cui Washington chiede di mettere nero su bianco come ogni stato potrebbe contribuire a fornire garanzie di sicurezza militare all'Ucraina. Anche il segretario della Nato Rutte scuote gli europei: Non lamentatevi, lottate per essere al tavolo delle trattative. Riarmatevi. Lo stesso presidente Zelensky dal palco di Monaco, ribadendo il suo no ad accordi di pace fatti alle spalle di Kiev senza l'Unione Europea, insiste su un punto: È arrivato il momento di creare le forze armate europee per difendersi da soli. Non abbandona l'idea di un'Ucraina nella Nato, respinge per ora l'accordo sui minerali proposto dagli Usa, ma apre a una soluzione che torni ai confini del 2022. In sintesi, abbandonando la Crimea. Colloqui e dichiarazioni parallele ai preparativi per un bilaterale Trump Putin, magari già alla fine del mese. Trump può venire in Russia quando vuole, dice il portavoce del Cremlino, che definisce un segnale potente di dialogo il colloquio di qualche giorno fa tra i due leader. In Arabia Saudita, intanto le delegazioni lavorano. .