I bombardamenti sempre più vicini, la preoccupazione e la convivenza tra gli esperti nucleari ucraini rimaste a lavorare alla centrale di Zaporizhzhia e i russi che ne hanno preso il comando. A tracciare il quadro sulle condizioni del sito e sulla situazione al suo interno è il Segretario Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare Rafael Grossi, di ritorno dall'Ucraina dove ha visitato la centrale con un team di tecnici. Una visita che ha portato un primo risultato, due tecnici della missione della AIEA resteranno nella centrale di Zaporizhzhia in pianta stabile. Una condizione necessaria vista la complessità della situazione, ha spiegato Grossi da Vienna, considerate le attività militari in aumento nell'area di cui sono visibili i segni sugli edifici. Una situazione complessa che richiede la presenza dell'AIEA. È a rischio l'integrità fisica delle strutture che è stata violata più volte, ha chiarito ancora Grossi. Bombardamenti che vanno avanti da agosto e che preoccupano molto. Dissipa i dubbi sulle condizioni della missione Grossi, che chiarisce: Abbiamo visto tutto ciò che abbiamo chiesto di vedere. "Noi abbiamo visto tutto quello che io ho chiesto di vedere, anche quando eravamo già lì e quando pensavamo che una cosa dovesse essere verificata l'ho chiesto e abbiamo visto tutto. Quindi voglio enfatizzare, sottolineare, questa cosa." La situazione non è paragonabile a Cernobil, ha spiegato Grossi, che martedì informerà il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sui risultati della visita. E mentre continua il sopralluogo dei tecnici, si continua anche a combattere nell'area di Zaporizhzhia e in altre regioni del Paese. Le forze armate di Kiev hanno riferito di aver colpito diversi obiettivi russi anche nella regione di Cherson.























