Buonasera, le ultime notizie parlano appunto di 60 morti questo è quello che si teme nella regione di Lugansk perché come dicevi è stata bombardata una scuola che fungeva da rifugio. C'erano 90 persone in quel rifugio, 30 i pompieri sono riusciti a portarli fuori dalle macerie. Hanno impiegato circa 3 ore per spegnere le fiamme perché era stata una bomba lanciata da un aereo che ha causato un enorme esplosione. La scuola è andata completamente distrutta. Si teme che tutte le altre 60 possono essere morte. Si sta lavorando a scavare ma le macerie sono molto grandi. Su tutto quel fronte si sta combattendo, i russi avanzano molto lentamente in questa battaglia del Donbass. Sono avanzati finora un chilometro, un chilometro e mezzo al giorno ma un po' di territorio lo hanno preso mentre parallelamente a Charkiv sono gli ucraini che stanno avanzando e spingendo i russi più verso il confine Nord, spingendo soprattutto la loro artiglieria fuori portata di tiro per la città, che è stata pesante colpita. Dunque questo è quello che accade sul campo con Mykolaiv e Odessa a sud che vengono pesantemente bombardate nel giorno prima della parata del 9 maggio a Mosca. Si teme fortemente la giornata di domani, a Zaporizhzhya per esempio c'è un coprifuoco che durerà tutto il giorno, ci sono report non confermati che i russi starebbero portando i missili dalla Crimea a nord verso il confine per poterli lanciare su tutto il territorio ucraino. Addirittura dal Mar Nero avrebbero ammassato 48 missili a lunga gittata. Tutte voci non confermate, sta' di fatto che si teme questo Giorno della Vittoria che a Mosca vedrà le truppe sfilare, Putin parlare, ma potrebbe essere una pioggia di fuoco qui in Ucraina. Ricordiamo che l'Europa il Giorno della Vittoria sui nazisti lo celebra l'8 di Maggio, ma Mosca celebra il 9 perché quando i nazisti si sono arresi a Mosca essendoci un altro fuso orario era già il 9 di maggio. Detto questo oggi hanno parlato in conferenza stampa, una conferenza stampa veramente inusitata, dai sotterranei delle Acciaierie Azofstal, i combattenti del Battaglione Azov. Hanno detto che combatteranno fino a fine, che sanno di essere degli uomini morti, anche per questo combattono con questo coraggio. Hanno chiesto una possibilità di evacuazione per i tanti, tantissimi feriti che rischiano di morire perché non hanno le medicine e poi hanno accusato pesantemente il Governo Zelenski da una parte di averli abbandonati, dall'altra di aver preparato male la battaglia di Mariupol e sono rimasti solo loro a difendere Mmariupol causando indirettamente 25.000 morti. Questa la cifra che ha dato un militante, un combattente del Battaglione Azov. Sono tutte ovviamente affermazioni non confermate, soprattutto quella sui morti di Mariupol che vengono da un battaglione che da più parti, lo ricordiamo, è stato accusato di essere filonazista, di aver compiuto crimini di guerra in questi otto anni di guerra in Donbass. Sta di fatto che l'esercito ucraino ha provato un'altra volta e ha dimostrato la sua capacità comunicativa, riuscendo a trasmettere da uno dei posti più pericolosi del mondo forse il posto più pericoloso del mondo in questo momento, che sono le Acciaierie Azofstal a Mariupol. Il comandante ha detto, attenzione siamo ancora pesantemente bombardati, abbiamo poche opzioni o arrenderci ma non lo faremo mai combatteremo fino alla fine, oppure appunto combattere oppure fuggire.























