Se sugli F16 la porta sembra chiusa, ma non sembra sbarrata, gli Stati Uniti preparano un pacchetto di aiuti da due miliardi di dollari comprensivi, da indiscrezioni, di missili a lungo raggio, e Joe Biden ne parlerà direttamente con Volodymyr Zelensky, probabilmente in Polonia -almeno stando a leggere i giornali di Varsavia- nel viaggio che dovrebbe essere a ridosso dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio. Certi sono invece i 120-140 carri armati, prima ondata di aiuti militari della coalizione di 12 Paesi in orbita NATO. Al 343esimo giorno di guerra Russia e Ucraina spingono e pesano la determinazione degli alleati a sostenerli nel conflitto. Lo fa anche la Russia con un annuncio: quello della visita di Xi Jinping a Mosca, ma Pechino non conferma. Mentre è atteso il Segretario di Stato americano Antony Blinken a giorni. Intanto sul campo i sempre più sanguinosi combattimenti di Bakhmut non risparmiano i civili. “I russi la stanno radendo al suolo, è una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescano a trovare”, così scrive sui social Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare ucraina nella Regione di Donetsk. "Stiamo documentando attentamente tutti i crimini di guerra. I russi saranno ritenuti responsabili di tutto".