"Non dimenticate che il paese è in guerra anche nei giorni di festa". L'amministrazione militare della città di Kiev avverte così i residenti esortandoli ad evitare le chiese nel giorno della Pasqua ortodossa, domenica, e di seguire le celebrazioni on-line. La minaccia degli attacchi missilistici russi infatti è costante su tutto il territorio nazionale. È lo stesso esercito di Mosca a dichiarare nelle ultime ore di aver colpito diversi obiettivi: una stazione legata agli attacchi informatici, un deposito di munizioni ad Odessa, quelle di cui le truppe ucraine hanno sempre maggiore necessità. Lungo il confine le forze di difesa aerea russa avrebbero intercettato alcuni missili e droni ucraini, altri hanno colpito in territorio russo infrastrutture energetiche causando blackout limitati. Il settimanale americano Newsweek parla di perdite significative inflitte alle truppe russe da un attacco dell'esercito di Kiev contro un campo di addestramento nella regione di Luhansk, nell'Ucraina orientale, condotto con quei missili a lunga gittata Atacms da poco forniti dagli Stati Uniti all'alleato. Le truppe ucraine sul fronte orientale attendono con ansia l'arrivo di ulteriori forniture di armi e munizioni americane dopo che il Congresso ha approvato, dopo mesi di stallo, un nuovo pacchetto di aiuti mentre i leader europei reiterano il loro sostegno. Nelle scorse ore il Ministro degli Esteri britannico David Cameron ha visitato Kiev promettendo aiuti per tutto il tempo necessario. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha ripetuto all'Economist che il suo paese sarebbe pronto a inviare soldati in Ucraina se i russi sfondassero la linea del fronte. Una posizione non condivisa dalla maggior parte dei governi europei. "La Russia non può vincere in Ucraina" ha detto Macron "se vincesse non ci sarebbe più sicurezza in Europa".























