Una grande bandiera dell'Ucraina è stata issata sull'Isola dei Serpenti, riconquistata nei giorni scorsi da Kiev con una scritta impressa: ricorda nave da guerra russa, l'Isola dei Serpenti è ucraina. Mosca sostiene che subito dopo l'alzabandiera, sia stato sferrato dalle forze russe un attacco con missili ad alta precisione sull'isola e alcuni soldati sono stati uccisi. La minuscola isola ha un grande valore strategico, chi la domina ha il controllo totale nella parte nord-occidentale del Mar Nero e nel sud del Paese. Non manca in queste ore la tensione diplomatica con la Turchia, l'ambasciatore turco è stato convocato da Kiev per il fatto che Ankara ha autorizzato la partenza del cargo russo Zholy, accusato di aver rubato grano ucraino. Il mercantile è entrato nelle acque territoriali in Russia, dopo aver lasciato la costa turca dove era rimasto ancorato sei giorni. Il Ministero degli Esteri ucraino ha definito la situazione inaccettabile. Sul campo intanto, Sloviansk è di nuovo sotto attacco, ancora una volta i russi hanno sparato su alcuni quartieri residenziali, è in corso l'evacuazione degli abitanti del centro abitato e dei dintorni. Le truppe di Mosca continuano a bombardare numerose città ucraine e cercano di migliorare la propria posizione tattica. Hanno fatto progressi ma poi sono state respinte dai nostri soldati e sono arretrate subendo perdite, così recita il bollettino di Kiev. Secondo un report americano, la Russia per la prima volta dall'inizio della guerra, non ha rivendicato alcun nuovo territorio o movimento di forze di terra da quando ha completato l'accerchiamento del Lysychansk il 3 luglio. Tuttavia nelle ultime 24 ore, forze russe hanno ancora condotto assalti limitati e senza successo su tutti gli assi, concentrati soprattutto lungo la linea del fronte di Donetsk. Questi tentativi, secondo gli analisti, indicano una pausa operativa russa, che non implica la cessazione delle ostilità, ma piuttosto una riorganizzazione.























