Negoziati preliminari per porre fine agli attacchi contro le infrastrutture energetiche dalle due parti, questo, secondo il Financial Times, sarebbe l'ultimo sviluppo diplomatico del conflitto in Ucraina, in un quadro dove i contatti tra i belligeranti ci sono stati finora solo per gli scambi di prigionieri e per l'accordo del 2022 sul grano da far transitare sul Mar Nero. Sulla guerra in Ucraina aleggia adesso anche la presenza delle truppe nordcoreane. Per la Corea del Sud sarebbero almeno 11.000 i soldati mandati da Kim Jong-Un a Putin ad addestrarsi nell'est del paese e almeno 3.000 sarebbero stati trasferiti vicino alla linea del fronte pronti a intervenire. Le reclute nordcoreane, la cui presenza è confermata anche dalla NATO e dal Pentagono, sarebbero quasi tutte giovanissime, intorno ai vent'anni. Una presenza mai ammessa direttamente da Mosca ma le cui conferme arrivano proprio mentre è in corso la visita della Ministra degli Esteri della Nord Corea in Russia, a dimostrazione di rapporti sempre più cordiali tra i due paesi. Intanto sul campo i russi continuano ad avanzare. Ultima in ordine di tempo è la conquista della cittadina mineraria di Selydove in Donbas, a pochi chilometri dall'hub logistico di Pokrovsk, assediato ormai da mesi. Nel mese di ottobre l'esercito russo ha conquistato 478 km quadrati, il più grande guadagno territoriale dal marzo del 2022, cioè dall'inizio dell'invasione. Per fronteggiare questa avanzata sempre più potente l'Ucraina ha annunciato una nuova mobilitazione di 160.000 uomini che sarà ripartita nei prossimi tre mesi. La speranza è di arginare le perdite sul campo in un momento in cui continuano anche i bombardamenti aerei sulle principali città. Ultime ad essere colpite per l'ennesima volta la capitale Kiev e Kharkiv, seconda città del paese.