Il fronte più caldo e quello dell'Oblast' di Luhans'k. A causa dei bombardamenti russi ormai non c'è più gas in tutta la regione e sono state sospese le evacuazioni da Severodonetsk, città strategica sulla linea del fronte, dove si combatte all'interno della città e dove restano ancora 15mila civili. Per quanto riguarda la regione di Donetsk da Kiev fanno sapere che non c'è un solo villaggio che non sia stato colpito dall'artiglieria russa. Intanto si aggravano le accuse di crimini di guerra nei confronti della Russia. L'ultima accusa ucraina è di aver usato bombe al fosforo e cluster bomb questa notte nel distretto di Dnipro. Ma sono anche emerse immagini scioccanti di soldati russi che uccidono 2 civili inermi a bruciapelo sparando loro alle spalle nei dintorni di Kiev durante l'attacco alla capitale del Paese, immagini che sembrano giustificare la decisione del Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU di aprire un'inchiesta sulle accuse di crimini di guerra. Subito l'ambasciatore Russo all'ONU afferma che l'Occidente sta demonizzando la Russia. Per quanto riguarda i soldati intrappolati nell'acciaieria Azovstal a Mariupol la vicepremier Ucraina fa sapere che è in corso una trattativa per evacuare 38 feriti gravi ma non per salvare le centinaia di militari del Battaglione Azov che da due mesi stanno resistendo agli assalti dei russi. Il Leader della Repubblica di Donetsk, che in questi giorni fa la spola tra i territori occupati dai russi di Kherson e Mariupol, ha precisato che l'estrazione dei militari ucraini non sarà consentita, i suoi soldati stanno ancora attaccando la fabbrica. Infine c'è da riflettere sulle parole di Zelensky. Quando dice che gli sembra scorrere che alcuni Leader chiedono a Kiev di cedere territorio per cercare una via d'uscita per Putin il messaggio sembra diretto ad alcuni Leader europei, Macron e Scholz in primis. Due aperture le fa però, una sulla trattativa: è disposto a sedersi al tavolo ma senza ultimatum e con i russi fuori dal territorio ucraino, l'altra sulla Crimea laddove dice che gli ucraini non riconosceranno mai la penisola come russa ma che per tornare a trattare, per il momento, è disposto a lasciare da parte la questione. Queste due aperture possono sembrare poca cosa, ma dopo tutti i morti e dopo settimane in cui si è unicamente combattuto possono essere uno spiraglio per riaprire la via della diplomazia.























