"I segnali positivi sicuramente, nella giornata di ieri, sono arrivati se non altro perché le due delegazioni sono tornate a sedersi attorno a un tavolo e hanno cominciato a ragionare su una proposta scritta, avanzata da Kiev; Il dialogo è stato ritenuto, da entrambe le parti, molto costruttivo. Insomma queste sono le luci, ci sono anche delle ombre, insomma lo abbiamo sentito anche il presidente Zielinsky, che è stato l'ultimo a parlare in questa giornata, dire di non fidarsi dei russi che hanno detto di voler allentare, in qualche modo la pressione su alcune città tra cui la capitale Kiev, di fatto i combattimenti continuano ed è difficile ragionare di pace senza una tregua, senza un cessate il fuoco. E, da questo punto di vista, i russi sembrano voler andare avanti per la loro strada; anche lo Stato Maggiore dell'Ucraina ha espresso perplessità rispetto agli spostamenti dell'esercito russo che alcuni hanno visto come qualcosa di positivo. Si tratta solamente, secondo lo Stato Maggiore, di una rotazione di alcune unità, di un avvicendamento ma in realtà la Russia non avrebbe materialmente interesse ad allentare la pressione su Kiev e su altre grandi città del Paese. E' un po' anche l'umore se vogliamo, se mi passi la parola, di Unione Europea e di Stati Uniti d'America. Ieri tra l'altro, in serata, ha parlato il Segretario di Stato Blinken dicendo: "Noi guardiamo i fatti non le parole." Insomma sulla stessa riga un po' l'Unione Europea, secondo cui la priorità è arrivare a un cessate il fuoco, per dare il via veramente a un ragionamento, su un discorso che possa portare poi una pace duratura. Diciamo che ieri sono stati trovati dei punti di intesa, e si sono probabilmente create anche le premesse per un incontro, tra Vladimir Putin e Zielinsky. Zielinsky ha già dato la sua disponibilità, ancora nei giorni scorsi, da Putin questa disponibilità non è ancora arrivata, insomma un vero punto di svolta forse si potrebbe trovare, potrebbe arrivare se due Leader riuscissero davvero a parlarsi".