Ucraina, la diretta dei nostri inviati da Kharkiv ore 13.30

27 mag 2022
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Delle sedie e dei banchi restano solo gli scheletri di metallo incenerito. Una scuola è una scuola e distruggerla è un oltraggio sempre e comunque. Qui si è combattuto, restano gli elmetti, le maschere antigas, le borracce e le tazze dei soldati. Dei ragazzi nessuna traccia. Quello che vi mostriamo è quel che resta dell'Istituto onnicomprensivo di Vilkhivka, cittadina lungo il lago alle porte di Karkhiv occupata dai russi, che da qui bombardavano la città con batterie di artiglieria pesante. Questa scuola è andata così distrutta perché era una base militare. Inizialmente, dei russi. Questo è l'ingresso della scuola; è andato completamente distrutto e ovunque ci sono le prove del fatto che questa fosse una base militare. C'è un arsenale di armi depositato a terra. Ecco, il pezzo di una mitragliatrice russa che fa parte del caricatore. L'altra parte della mitragliatrice è qua accanto a una scatola di munizioni, ad un cannone di mortaio. E poi ancora, praticamente ovunque, ci sono i resti di missili RPG. Questa è una parte, queste sono le altre parti. Appoggiate al muro, le pale per scavare le trincee e i resti di una lettiga per trasportare i feriti. Che la battaglia per conquistare questa scuola sia stata feroce, è evidente in ogni angolo. Ma certo, entrare in questa classe, aiuta a capire la potenza dei bombardamenti. La palestra dove ci sono ancora i palloni da basket e pallavolo era diventata un deposito di munizioni. Ecco le casse dei missili russi; ma troviamo anche il passaggio dell'esercito ucraino. Queste erano le loro razioni alimentari e poi i quaderni dei soldati ucraini. Qua abbiamo trovato per terra un quaderno che è un manuale per il funzionamento dei missili anticarro e poi un altro quaderno di un soldato che faceva essenzialmente vignette di guerra oltre che disegni tecnici. Disegnava soldati che combattono. Infine, guardando il soffitto, i segni della battaglia. Intanto, per le strade, la polizia continua i controlli alla ricerca dei collaborazionisti filo rosso che da queste parti sono molti. Stiamo vicini al confine e i rapporti con la Russia sono sempre stati strettissimi a partire dalla lingua. La guerra però ha cambiato questi legami millenari, ci spiegano parlando in russo, queste gentili signore. Nella battaglia per la liberazione di Vilkhivka, sono morti molti soldati russi e ucraini. Poco lontano dalla scuola, in una casa distrutta e abbandonata, custodita solo da cani e galline, troviamo il pollaio dove, fino a pochi giorni fa c'era ancora il cadavere di un soldato ucraino. Ora lo hanno seppellito e dalle strade si cominciano a rimuovere i resti della battaglia.

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