La Russia ha raggiunto i suoi obiettivi militari. Così lo storico alleato del Cremlino Alexander Lukashenko è tornato a parlare del conflitto in Ucraina, confermando ancora una volta il suo sostegno a Vladimir Putin, anche se, lo stesso fedele presidente bielorusso ammette, la guerra poteva essere evitata e può ancora essere fermata. Un avvertimento o forse un consiglio che Lukashenko lancia mentre ribadisce la sua volontà di rimanere fuori dal campo. La Bielorussia aiuterà sempre Mosca ma se gli ucraini non varcheranno i nostri confini non entreremo in guerra contro di loro. Parole pronunciate mentre il capo della NATO Stoltenberg ribadisce, riguardo agli eventuali negoziati. Solo gli ucraini possono decidere se e quando ci saranno le condizioni. Sul fronte diplomatico intanto Kiev cerca ancora di trovare un posto al tavolo del G20 di Delhi, che si terrà a settembre. Nonostante infatti l'India non sembri volere fare un passo indietro sul suo mancato invito a Volodymyr Zelensky, l'Ucraina spera ancora di essere coinvolta. Anche se il vertice non avrai tra i temi in agenda quello della guerra, spiega Kiev, il conflitto ha conseguenze economiche globali, primo tra tutti quello dovuto al nodo del grano e per questo motivo lo Stato invaso rivendica il diritto a partecipare al G20. Sul campo intanto il battaglione Azov, da poco tornato dalla prigionia, si schiera di nuovo al fronte nel Lugansk, a sostegno della controffensiva che cerca ancora la sua rivincita contro le forze di Mosca. Gli attacchi russi però non si fermano, allarmi aerei infatti sono risuonati in tutto il paese.