Nel giorno in cui Kiev celebra le forze armate, l'offensiva di Mosca su otto regioni ucraine, con missili supersonici e droni che hanno colpito siti militari, industriali ed energetici. Una risposta ai droni ucraini su Grozny, in Cecenia, secondo il leader ceceno Ramzan Kadyrov, di certo, un attacco che in risposta ha visto una raffineria russa colpita dalle forze di difesa di Kiev. Attacchi che hanno danneggiato la stazione ferroviaria della capitale ucraina e lasciato migliaia di persone in tutto il paese senza luce, riscaldamento e acqua corrente. Droni che sono arrivati fino al confine con la Polonia, tanto da indurre l'aeronautica militare polacca a far decollare aerei da combattimento per proteggere lo spazio aereo nazionale. Intanto sul piano diplomatico, il premier britannico Keir Starmer incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Londra, insieme ai leader di Francia e Germania, Emmanuel Macron e Friedrich Merz. Dal segretario del consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, Rustem Umjerov, la richiesta, ribadita all'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, di ottenere un accordo che protegga la sua indipendenza e sovranità e garantisca la sicurezza degli ucraini, mentre Washington e Kiev concordano sulla necessità di un impegno da parte di Mosca per una de-escalation. Impegno ancora latitante. E preoccupa la condizione della centrale di Chernobyl, che non è più sicura dopo essere stata danneggiata da un drone russo lo scorso febbraio. A riferirlo è l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica dopo un'ispezione condotta la scorsa settimana. La struttura protettiva della centrale nucleare, completata nel 2019 per contenere materiale radioattivo dopo il disastro del 1986, non è più in grado di svolgere il proprio compito. .























