L'Ucraina scomparirà perché nessuno ne ha bisogno. Sono le parole del Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dimitry Medvedev, che emotiva in 6 punti la sua considerazione sullo Stato ucraino. Stato definito un malinteso generato dal crollo dell'URSS, inutile per tutti. Ed è per questo che non esisterà. Un attacco che arriva mentre Kiev rafforza sul campo, le difese lungo il confine con la Bielorussia, secondo quanto riporta il Guardian. "È in corso l'espansione del sistema di barriere ingegneristiche nelle aree confinanti con la Bielorussia e la Russia, stiamo creando campi minati anticarro", ha reso noto il Ministero della Difesa ucraino. Mosca, intanto, ha schierato 7 navi russe in servizio di combattimento nel Mar Nero, di cui una armata con fino a 4 missili Kalibr, secondo quanto riporta la Marina delle Forze Armate dell'Ucraina. E vietata ai funzionari di lasciare il Paese, la Russia, che si dice aperta ad un negoziato, se saranno presi in considerazione i suoi interessi. Negoziato che non ritiene possibile il Segretario di Stato americano Blinken. Mosca deve ancora dimostrare la sua disponibilità a partecipare a negoziati costruttivi che mirano a ripristinare la pace, ha detto, aggiungendo che intraprendere la via del cessate il fuoco potrebbe essere allettante, ma non garantirà una pace giusta e duratura. E mentre continua l'offensiva russa, con i bombardamenti che si sono concentrati nelle ultime ore in particolare nel Donetsk, per dell'Intelligence britannica è probabilmente fallita la campagna del Cremlino che mira a danneggiare il sistema elettrico ucraino, considerato che gli attacchi alle infrastrutture sono diminuiti dall'inizio di marzo.