La prima tappa, dopo l'arrivo a Kiev, è Borodyanka. Il Presidente del Consiglio Europeo, Michel, ha scelto la cittadina ad ovest di Kiev per testimoniare l'impegno proprio e dell'UE a sostenere l'Ucraina. Tra i palazzi distrutti e le strade rovinate dai tank russi, Michel parla con i cittadini e le Autorità del posto; parla di crimini contro l'umanità che saranno puniti e della storia che non può dimenticare. Poi l'incontro a Kiev, col Presidente Zelensky. I due parlano di aiuti militari ed economici e di sanzioni alla Russia; Zelensky insiste, chiede più armi e caccia e specialmente che l'Europa blocchi gli acquisti di petrolio dalla Russia. Michel non può impegnarsi, ricorda che per la prima volta, l'Europa sta fornendo armamenti a un Paese in guerra, ricorda che, in tempi brevissimi senza precedenti, daranno risposta formale alla richiesta di adesione dell'Ucraina all'UE e si limita a dire che nuove sanzioni saranno decise e che prima o poi verranno colpiti anche gas e petrolio russi. E poi cerca di toccare le corde dell'orgoglio del collega Presidente. "Siamo veramente molto colpiti dalla sua Leadership personale che sta mostrando il coraggio, la determinazione del Popolo ucraino. Non siete soli, siamo con voi e faremo tutto quanto in nostro potere per supportarvi per assicurarci che l'Ucraina vinca la guerra.".