La risposta di Kiev alla proclamazione dell'annessione di quattro territori dell'Ucraina alla Russia arriva anche da Lyman dove ora sventola la bandiera ucraina. Città del Donetsk, di fondamentale importanza strategica per la Russia che ha confermato il ritiro delle truppe su linee più favorevoli. Centro logistico per il dispiegamento di truppe e approvvigionamento di munizioni in città stanziavano 5 mila militari russi. Dopo il ritiro delle truppe, Mosca deve valutare l'Impiego di un'arma nucleare a basso potenziale, ha suggerito il leader ceceno Kadyrov in un messaggio in cui torna a criticare i comandi di Mosca. Ed è proprio la minaccia nucleare a preoccupare la comunità internazionale. Qui, gli occhi restano puntati sulla centrale di Zaporizha, da tempo nelle mani dei russi, ora nella zona riconosciuta da Mosca come parte della Federazione. Con Kiev che denuncia il rapimento del direttore della centrale nucleare e i russi che all'agenzia internazionale per l'energia atomica chiariscono che si tratta di un arresto temporaneo per interrogarlo, mentre sul campo si continua a combattere e a morire. Un convoglio civile è stato attaccato nella regione nord-orientale di Kharkiv decine le vittime, diversi i bambini. All'indomani della strage di Zaporizha, quando un altro attacco missilistico ha colpito ancora dei civili, provocando decine di vittime e feriti. Sono quasi 400 i bambini che hanno perso la vita dall'inizio del conflitto, fa sapere Kiev. Un conflitto di cui è difficile immaginare la fine, dopo le annessioni dei territori da parte della Russia, secondo l'alto rappresentante dell'Unione Europea Josep Borell. Annessioni che sono una pericolosa escalation, che non può essere accettata, che non ha alcun valore legale, e che mina ogni prospettiva di pace, ha commentato il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres.