La città di Soledar è nelle mani di Mosca, riferisce il Ministro della difesa russo dopo una notte di scontri, combattimenti che vanno avanti da settimane nella città del Donbass, Ucraina orientale città ritenuta strategica dal Cremlino per l'avanzata, il simbolo della nuova offensiva russa dove restano intrappolati più di 500 civili. Mosca ha spostato quasi tutte le forze principali nella direzione di Donetsk e mantiene alta intensità dell'offensiva, aveva reso noto la vice Ministra della difesa ucraina Hanna Maliar. Una situazione di guerra difficile, l'aveva definita, nella città ormai rasa al suolo con l'80% degli edifici distrutti e dove si contano ingenti perdite nell'esercito ucraino, almeno 500 i militari che hanno perso la vita. Fino a questa notte il presidente ucraino Zelensky, aveva ribadito la resistenza delle forze militari di Kiev in città. Diversa la versione resa da un militare ucraino sentito dalla CNN: "Siamo stati abbandonati a Soledar" racconta "senza cibo, con poca acqua e solo alcune munizioni. L'ultima evacuazione" aggiunge " è avvenuta tre giorni fa. Ci hanno detto che ci avrebbero fatti ritirare". Per i mercenari del gruppo Wagner il centro della città e la miniera di sale, con i suoi 200 km di tunnel sotterranei, era già nelle mani del filo russi, ma non è solo ad Est che si combatte, bombardamenti russi anche a Kherson, regione colpita, nelle ultime ore, 49 volte. L'allarme aereo è scattato in quattro regioni del paese, ad essere prese di mira ancora le infrastrutture energetiche.