Nadia e Oleg vendono ai passanti sul ciglio della strada; fino a poco tempo fa avevano un bel negozio di motorini e ricambi auto, i russi gli hanno tolto tutto. Il loro villaggio, nella provincia di Kherson, si chiama Velica Oleksandrivka ed è stato occupato per mesi dall'esercito russo che lo ha anche bombardato a dovere. Durante l'occupazione i soldati sono arrivati a saccheggiare con un camion, ci racconta Oleg, era un furto organizzato. Nadia si mostra com'era il negozio Prima della razzia, avevano in esposizione almeno 30 motorini tutto rubato, anche dagli scaffali. Quando Oleg li ha visti caricare tutto, ha provato a chiedere ai soldati di lasciare qualcosa per permettergli di andare avanti, gli hanno puntato il fucile al petto. Nel villaggio tutti i negozi hanno subito gli stessi furti selvaggi che hanno dovuto sopportare Nadia e Oleg; il loro palazzo è stato anche bombardato, le stanze del retro e i magazzini non hanno più il soffitto e adesso, con le poche merci esposte per strada, incassano appena il cinque per cento di quello che guadagnavano prima della guerra. A Velica Oleksandrivka non sarà facile riprendersi dopo la guerra. Il ponte sul fiume che collegava le due parti del paese è stato bombardato ed è crollato, così come è distrutta la vicina centrale idroelettrica. Così anche chi era impiegato non se la passa meglio e per sopravvivere deve ricorrere alla distribuzione di aiuti umanitari. La signora il marito si raccontano di mesi di paura e di come i russi abbiano abitato e bivaccato nella casa della cultura che vedete; poi prima di ritirarsi sono venuti con la benzina e hanno incendiato tutto, inclusa la biblioteca con i libri in ucraino.