L'allarme aereo è scattato in tutto il Paese. Da nord a sud, da est a ovest. L'Ucraina è di nuovo sotto attacco, centinaia di città sono senza elettricità, sono state colpite le infrastrutture. Per tutta la notte e tutta la mattina droni e missili hanno bombardato il Paese, rende noto il presidente Zelensky, che ai suoi promette: otterremo la vittoria. Ad essere particolarmente colpita nelle ultime ore la capitale Kiev, dove per la prima volta, denunciano le autorità ucraine, sono stati utilizzati droni kamikaze di fabbricazione iraniana, coinvolgimento che Teheran nega, respingendo le accuse al mittente. Aiuti iraniani alla Russia, che per Israele impongono una presa di posizione e l'invio di aiuti militari all'Ucraina. E mentre 27 ministri degli Esteri dell'Unione Europea discutono di un eventuale coinvolgimento dell'Iran, Teheran fa sapere: se saranno adottate sanzioni, risponderemo in modo proporzionale e reciproco. Mentre la NATO, ha avviato un'esercitazione per testare le capacità di deterrenza nucleare, attività di routine già pianificata prima dell'inizio della guerra. Ma intanto sul campo si contano vittime e feriti. Bombe e missili su Kiev, diverse le esplosioni udite ad Odessa, sul Mar Nero, nel sud del Paese. Bombardamenti hanno interessato anche la zona di Zaporizhzhia, l'area della centrale nucleare finita da tempo nelle mani dei russi. A causa degli attacchi è stata disconnessa l'ultima linea di alimentazione, ha fatto sapere l'operatore che gestisce la centrale, Ernegoatom, che ribadisce l'appello alla comunità internazionale, per far tornare il sito nucleare nelle mani dell'Ucraina. Gli attacchi russi sulla centrale, dice, sono un cambio di strategia del Cremlino, per ricattare l'Ucraina e il mondo intero.