Anche durante il viaggio non ho mai smesso di pregare per il popolo ucraino. Aggredito e martoriato, chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra. Se si guardasse la realtà oggettivamente considerando i danni che ogni giorno di guerra porta a quella popolazione, ma anche al mondo intero, l'unica cosa ragionevole da fare sarebbe fermarsi e negoziare. Che la saggezza ispiri passi concreti di Pace.























