Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di fermare la guerra. Sono fonti dell'Eliseo a riferirlo, al termine della telefonata di un'ora e mezza intercorsa tra il Presidente francese Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e appunto il Presidente russo. "Arriveranno nuove sanzioni e saranno ancora più pesanti", minaccia quindi Parigi, che fa però notare che almeno non è stato usato il termine denazificazione, elencando gli obiettivi russi in Ucraina: termine che si è fatto più raro. La telefonata con Putin era stata preceduta da una tra Macron, Scholz e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Intanto da Antalya, dove si sono incontrati il Capo della Diplomazia europea Josep Borrell e l'Alto Commissario per i Diritti Umani Filippo Grandi, si chiedono urgentemente corridoi umanitari perché una parte sempre più consistente della popolazione ucraina è senza luce e soprattutto senza acqua potabile. E se la diplomazia arranca, le esercitazioni militari si moltiplicano sul fronte occidentale. Da lunedì avrà inizio quella della NATO prevista già da tempo in Norvegia e alla quale parteciperanno anche Svezia e Finlandia. "Cold Response", vedrà impegnati circa 30.000 soldati: si tratta della più grande esercitazione dell'anno. E la Georgia ha annunciato che dal 20 al 25 marzo ospiterà operazioni militari congiunte. Dagli Stati Uniti arriva poi la notizia di ulteriori aiuti e all'Ucraina per 200 milioni di dollari: i fondi serviranno per le apparecchiature e l'addestramento degli ucraini. Sul fronte sanzioni, è allo studio da parte del Governo britannico, un modo di riuscire a vendere il Chelsea Football Club di Roman Abramovich, raggiunto da sanzioni nel Regno Unito prima e negli Stati Uniti poi. La Premier League ha fatto sapere che non sarà più il Presidente della squadra. Il suo yacht, intanto, è stato avvistato di fronte alle coste della Macedonia.























