La Russia dovrà pagare per ogni vita persa. Parola di Volodymyr Zelensky, che risponde così ai pesanti bombardamenti russi su Kiev, Kharkiv ed altre cinque regioni ucraine. La capitale del paese è stata scossa da più esplosioni che hanno fatto vibrare i suoi alti palazzi causando numerosi black out. Il presidente ucraino afferma che gli attacchi erano diretti verso i civili bombardati deliberatamente. Ma intanto anche Vladimir Putin parla di strage di civili a Belgorod, in territorio russo, preso di mira dall'Ucraina anche in queste ore, mentre i media di stato classificano come un errore delle proprie forze armate le esplosioni registrate a Voronez, vicino alla frontiera ucraina. Un'escalation che preoccupa i paesi confinanti, da quelli baltici che chiedono più sostegno per Kiev da parte della comunità internazionale, alla Polonia, che fa alzare in volo altri quattro caccia F-16 sul confine, dopo che la scorsa settimana un missile russo ha sorvolato brevemente il suo spazio aereo. Per Zelensky nel 2024 la Crimea e il Mar Nero saranno al centro del conflitto, ma intanto il suo esercito lancia nuovamente l'allerta avvertendo che nuovi attacchi missilistici sono in arrivo su sette regioni del paese. L'Ucraina sta finendo le attrezzature militari, mentre noi ne aumenteremo la produzione, afferma il Presidente russo Putin, minacciando attacchi ancora più intensi, per poi sostenere che c'è la volontà di finire la guerra, ma solo alle condizioni dettate dal Cremlino. Condizioni che Kiev rifiuta nettamente.