E' il punto più caldo del conflitto. In questa guerra combattuta anche a colpi di propaganda e provocazioni, ora la strage, quella in atto in direzione di Bakhmut e Soledar. E proprio quest'ultima città con miniere di sale e dunque una miriade di cunicoli utili dove nascondersi e combattere, è stata rivendicata come conquistata da parte del Capo dei mercenari filorussi della Wagner. Smentito però dal Consigliere della Presidenza Ucraina, Mychajlo Podolyak che parla di questo scenario come di quello più sanguinoso della guerra con molti duelli di artiglierie e molti combattimenti di contatto, quelli che denunciano gli stessi militari ucraini che raccontano come la situazione nell'area sia critica, con un numero non solo elevato di vittime ma soprattutto imprecisato ed anche in futuro, difficilmente quantificabile. Esprimendo anche lo sconforto di dover morire per luoghi che saranno presto abbandonati. L'umore su entrambi i fronti sembra dunque rappresentare un motivo in più di preoccupazione per gli strateghi di Kiev e di Mosca e forse per questo motivo l'incontro di Ankara fra i delegati di Ucraina, Russia e Turchia, ha avuto al centro dei colloqui proprio quei diritti umani continuamente violati. Comprendendo anche la necessaria assistenza ai civili ed ipotizzando persino la costituzione di un corridoio umanitario, anche se Putin avverte: "La Russia rafforzerà le sue capacità difensive". Mentre Zelensky promette che se otterrà i missili a lungo raggio richiesti, non li lancerà in territorio russo.