Non ha dubbi il presidente russo Vladimir Putin che rompe il silenzio il giorno dopo l'attacco al ponte di Kerch, simbolo dell'annessione della Crimea alla Russia e accusa Kiev di essere responsabile di un'operazione di intelligence che avrebbe coinvolto cittadini russi e stranieri. E' possibile per Mosca che l'autista del camion bomba fosse ignaro dell'esplosivo trasportato, vittima di un inganno architettato dai servizi ucraini. Nel rimpallo di responsabilità Kiev parla di una pista interna alla Russia arrivano anche le dichiarazioni di un funzionario ucraino, che al New York Times avrebbe ammesso il coinvolgimento degli 007 di Kiev. Tesi e accuse nel giorno prima del consiglio di sicurezza che si riunirà domani a Mosca. Da Stati Uniti e Germania intanto arriva un nuovo monito al Cremlino. Un'iniziativa nucleare avrebbe conseguenze gravi per la Russia, avvertono il cancelliere tedesco Scholz e il presidente degli Stati Uniti Biden, ma non è solo la Crimea ad impensierire Mosca. Per i servizi interni russi, dall'inizio di ottobre, il numero di attacchi ucraini contro i territori di confine russi è aumentato considerevolmente e mentre il Cremlino cambia le pedine sul campo e nomina a capo dell'operazione speciale in Ucraina il colonnello generale Sergey Surovikin, già a comando delle operazioni in Siria, Kiev denuncia una strage di civili a Zaporizhia, dove sono decine le vittime e i feriti a causa degli attacchi russi sulla città. Bombardamenti anche nel Donetsk. La controffensiva ucraina intanto avanza a Sud, sono 7 gli insediamenti liberati nel Lugansk, riferisce Kiev.























