Raggiungeremo tutti gli obiettivi perché la verità è dalla nostra parte. Nel secondo anniversario dell'annessione delle quattro regioni ucraine, i territori di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk, che, con il referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale del 30 settembre 2022, sono state integrate nel territorio russo. Il Presidente Vladimir Putin ribadisce la volontà di andare avanti e chiarisce, non solo il Donbass ma anche la Crimea e altre regioni russe erano considerate obiettivi. E quanto accaduto poi, secondo Putin, conferma la necessità di un'operazione militare speciale delle forze russe in Ucraina. Un'offensiva, una guerra, anche se lui ancora non la chiama così, che sul campo si è tradotta in un massiccio attacco notturno su tutta l'Ucraina, con missili e droni kamikaze. L'allarme è scattato in quasi tutte le regioni in particolare sulla capitale. Secondo quanto riferisce l'aeronautica militare di Kiev, le difese aeree ucraine hanno tenuto e abbattuto uno dei missili e 67 velivoli senza pilota nemici. Attacchi che continuano anche sull'altro fronte con le forze armate ucraine che hanno lanciato diversi droni sulla regione russa di Belgorod, e nel fine settimana, nel territorio di Krasnodar. Intanto sul piano diplomatico, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky assicura il sostegno degli Stati Uniti al suo piano di pace anche, dice, da parte dell'ex presidente Donald Trump, mostrando ottimismo nonostante il mancato via libera statunitense all'uso delle armi a lungo raggio per colpire i russi in profondità. Un veto che resta anche per via delle nuove minacce atomiche lanciate da Mosca che rimane sulle sue posizioni e rifiuta qualsiasi dialogo che non punti a sradicare le cause alla radice della situazione, come l'espansione della NATO, ribadisce il Cremlino.