Ancora bombardamenti nella notte a Mykolaïv. Andiamo lì, in diretta c'è Francesco Semprini, inviato per La Stampa. Francesco. Sì buongiorno, io devo tenere la telecamera così bassa perchè adesso stiamo attraversando una serie di controlli quindi non la posso alzare. Ma volevo dirti una cosa molto interessante prima purtroppo il collegamento non ha retto. Eravamo nel palazzo del governatorato di Mykolaïv che è stato distrutto da un missile da crociera, un missile Cruise il 29 di marzo. La cosa interessante è che, molto probabilmente, questo missile è stato lanciato proprio dalla Moskva, cioè dalla nave che è stata affondata sul Mar Nero davanti a Odessa qualche giorno fa. Sembra che il missile fosse stato lanciato proprio da quella unità della Marina Russa a dimostrazione di come anche dal mare si porta avanti questa offensiva, almeno sul fianco meridionale. Sul fronte meridionale dove siamo arrivati oggi. Siamo arrivati proprio nel giorno in cui Mykolaïv è stata tempestata di bombardamenti, una serie di obiettivi che i russi ritengono strategici sono stati presi di mira, non sono stati creati grandi danni se non come al solito poi a zone residenziali. Però la situazione si fa sempre più difficile anche qui. Abbiamo trovato, venendo da Odessa, quindi percorrendo la strada da Odessa a Mykolaïv, abbiamo incontrato in direzione opposta molti autobus carichi di bambini; bambini, tantissimi bambini che venivano evacuati da Mykolaïv. Questo perchè? Questo fronte diventerà molto, molto caldo perché davanti a Mykolaïv c'è la città di Kherson che è stata occupata dai russi. In mezzo, ci sono tutta una serie di villaggi, di cittadine che sono di interesse strategico per entrambi, perché rappresentano un po' l'anello di congiunzione tra la parte che si affaccia di fronte alla Crimea, quindi già controllata dai russi, e dalla parte della Costa che invece è controllata dai governativi. L'ipotesi è che Vladimir Putin voglia allungare il suo controllo proprio su questa parte, e quindi, tutti questi villaggi che si trovano tra Kherson e Mykolaiv diventeranno luogo di scontro. Insomma, un po' un confronto a macchia di leopardo dove ogni giorno si perde o si acquista il controllo di uno di questi villaggi, ma dove comunque i combattimenti si stanno facendo sempre più aspri. Dopo il Donbass, dove ormai è guerra vera, crediamo che probabilmente anche il fronte meridionale sarà un altro teatro di scontro.























