Ucraina, resta in carcere in Russia il giornalista del Wsj

Un'udienza veloce e a porte chiuse, per confermare la custodia in carcere per Evan Gershkovich, il giornalista americano corrispondente da Mosca per il Wall Street Journal arrestato in Russia con l'accusa di spionaggio. Quanto sarà protratta la sua custodia non è dato sapere, di certo però questo episodio inasprisce ancora più le tensioni fra i due Paesi, tanto che gli Stati Uniti hanno dato ordine a tutti i propri cittadini di lasciare la Russia. In Ucraina intanto la Russia continua i bombardamenti aerei, ieri è stata colpita Kharkiv con una serie di missili partiti da Belgorod e poi la regione di Zaporizhzhia dove sono state distrutte anche infrastrutture civili. Questo mentre continuano le evacuazioni da Adviivka e Chasiv Yar, la cittadina più vicina a Bakhmut, dove la forza dell'avanzata russa si è negli ultimi giorni affievolita. Da Mosca si fa peraltro sapere che i 147.000 coscritti che saranno richiamati in servizio nella primavera di quest'anno, la consueta chiamata alla leva, non serviranno per l'operazione militare in Ucraina, in autunno. La Russia aveva lanciato una mobilitazione parziale che ha portato al fronte altre 300000 persone. A Kiev intanto si ricorda la liberazione di Bucha un anno fa, quando l'esercito ucraino scoprì massacri, cadaveri, fosse comuni. Per Zelensky 33 giorni di occupazione di Bucha, con 1400 morti e 9000 crimini, sono uno dei simboli delle atrocità dell'esercito Russo. "Non perdoneremo mai, puniremo ogni colpevole", aggiunge il Presidente.